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Il grattacielo più alto del mondo va oltre i confini della Terra

26/03/2024 Autore: Giulia Capozza

22/03/2024 - Il design thinking supera i confini terrestri con il nuovo sistema a scala planetaria ideato da Clouds Architecture Office per costruire edifici di altezza quasi illimitata. Si chiama Torre Analemma il progetto, ancora non realizzato, per l'edificio più alto del mondo che inverte il tradizionale schema delle fondamenta sulla Terra. Sospeso da un asteroide in orbita sopra la Terra attraverso un cavo ad alta resistenza, il grattacielo può essere costruito in qualunque parte del mondo e viaggiare tra gli emisferi.
 

Edifici sempre più alti

Nel corso della storia, l’ambiente costruito dall’uomo si è evoluto verso torri sempre più alte, con un aumento esponenziale dell'altezza nei tempi più recenti. Applicando i metodi di previsione del mercato, si deduce che le strutture umane arriveranno sempre più in alto e che siamo in procinto di staccarci dalla superficie del pianeta. 

La manipolazione degli asteroidi non è più fantascienza. Nel 2015 l'Agenzia spaziale europea ha dato il via a un nuovo ciclo di investimenti nell'estrazione di asteroidi dimostrando, con la missione Rosetta, che è possibile effettuare il rendez-vous e l'atterraggio su una cometa in rotazione. La NASA ha programmato una missione di recupero di asteroidi per il 2021, con l'obiettivo di dimostrare la fattibilità della cattura e del trasferimento di un asteroide.

La proposta di Clouds Architecture Office prevede che Analemma venga costruito sopra Dubai, città specialista nella costruzione di edifici alti a un quinto del costo di quelli di New York.
 

Una torre "in viaggio"

La torre verrebbe collocata su un'orbita geosincrona eccentrica, ovvero con un periodo orbitale, pari al periodo di rotazione della Terra, un giorno. Ciò gli consentirebbe di viaggiare tra l'emisfero settentrionale e quello meridionale con un ciclo di 24 ore.

La traccia a terra della torre a pendolo sarebbe una figura a otto, in cui la torre si muoverebbe alla sua velocità più bassa in cima e in fondo alla figura, consentendo agli occupanti della torre di interfacciarsi con la superficie del pianeta in questi punti. L'orbita proposta è calibrata in modo che la parte più lenta della traiettoria delle torri avvenga sopra New York City.
 

Vivere su Analemma

Durante le ricerche sulle condizioni atmosferiche per questo progetto, il team di progettazione ha realizzato come esista un limite di altezza tangibile oltre il quale le persone non tollererebbero di vivere a causa delle condizioni estreme. Per esempio, se da un lato può essere utile avere 45 minuti di luce in più a 32.000 metri di altezza, dall'altro il quasi vuoto e la temperatura di -40°C impedirebbero alle persone di uscire senza una tuta protettiva. 

Per questo, in un ciclo giornaliero, si prevede che le attività di un abitante di Analemma si svolgano all'estremità inferiore della torre, mentre la zona notte si trova a circa due terzi dell'altezza. Le attività devozionali sono sparse lungo i tratti più alti, mentre i punti di trasferimento sulla superficie terrestre sfruttano i luoghi della Terra con un'alta topografia nel percorso lungo l'orbita.

La dimensione e la forma delle finestre cambiano con l'altezza per tenere conto delle differenze di pressione e temperatura. La quantità di luce diurna aumenta di 40 minuti in cima alla torre a causa della curvatura della terra.
 

Sistemi più efficienti

Analemma otterrebbe la sua energia da pannelli solari spaziali. Installati al di sopra dell'atmosfera densa e diffusa, questi pannelli avrebbero un'esposizione costante alla luce solare, con un'efficienza maggiore rispetto agli impianti fotovoltaici convenzionali. L'acqua verrebbe filtrata e riciclata in un sistema a circuito semi-chiuso, rifornito di condensa catturata dalle nuvole e di acqua piovana.

Sfruttando la potenza del pensiero progettuale su scala planetaria, il progetto fa leva sul desiderio di altezza estrema, isolamento e mobilità costante.

 

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